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May 15 - Jul 31, 1998, Textilia Gallery
CHINA 1644-1911
SILK AND METAL CARPETS FROM THE FORBIDDEN CITY

On display 10 rare carpets woven on silk, metal thread, silver and gold, commissioned by the Imperial Families to decorate the pavillions of the Forbidden City.


Elefante TV – Telegiornale d’Arte Servizio per programma in onda alle 21:45, July 8, 1998

A.R.T. ARAB RADIO & TELEVISON Eutel Sat 3 – Canale 11766 Servizio per trasmissione Top Moda del venerdì ore 24, May 18, 1998

ITALIA RADIO – FM 97.000 – Roma, May 18, 1998

Il Giorno, June 12, 1998
Tappeti imperiali a Via Margutta

Tutto il fascino e le suggestioni dell’antica arte cinese si ritrovano in Cina 1644-1911. Tappeti di seta e di metallo dalla Città Proibita, una rassegna sui modi di vivere e sullo sfarzo dell’ultima dinastia imperiale, quella dei Ch’ing. Alla Galleria Textilia di Via Margutta è in mostra infatti, fino a fine luglio, una collezione di dieci preziosissimi tappeti commissionati dalla famiglia imperiale per abbellire le numerose residenze dell’imperatore, prima fra tutte il sontuoso Palazzo d’estate di Pechino, ricostruito nel XIX secolo proprio dai Ch’ing.



Time out Roma, June 1, 1998
Tappeti dall’antica Cina

La galleria Textilia di via Margutta 8 mette in mostra fino al 31 luglio dieci tappeti cinesi del periodo della dinastia Qing (1644-1911). I tappeti, commissionati dalle famiglie imperiali per ornare palazzi e padiglioni della Città Proibita, sono annodati con fili di seta e fili metallici dorati o argentati. Il drago, simbolo dell’imperatore, la fenice, portatrice di pace e serenità, il fiore di loto, l’oceano primordiale, la montagna sacra sono simboli dell’iconografia del taoismo, confucianesimo e del buddhismo. La forza suggestiva e la raffinata esecuzione di questi tappeti meritano sicuramente una visita.



Il Giornale d’Italia, May 13, 1998
Tappeti di seta e di metallo dalla Città Proibita

ROMA. Dopo gli antichi tessuti africani, i tappeti tibetani e quelli della tradizione americana, la Galleria Textilia (via Margutta, 8) mette in mostra dieci tappeti di rara e preziosa testimonianza dell’arte tessile cinese del periodo della dinastia Qing (1644-1911). Provenienti dalle oasi di Kashgar, Yarkand, da Baotou e dalla stessa Pechino, questi tappeti vennero commissionati dalle famiglie imperiali per ornare i palazzi ed i padiglioni della Città Proibita. Data l’importanza della loro destinazione, essi vennero annodati utilizzando soltanto seta e filo metallico argentato o dorato. Inoltre, proprio per specificarne il destinatario, alcuni esemplari erano contrassegnati da iscrizioni tipo: ”Ad uso imperiale per il Padiglione dell’Armonia Centrale”, oppure “Ad uso imperiale per Wuyng Dian, Padiglione del Valore Marziale”. Il drago, simbolo dell’imperatore, la fenice, portatrice di pace e serenità, il fiore di loto, l’oceano primordiale, la Montagna Sacra, gli Otto Simboli di Buon Augurio e gli Otto Oggetti Preziosi si riferiscono tutti alla classica iconografia del taoismo, del confucianesimo e del buddismo e alle filosofie della millenaria cultura cinese. La forza suggestiva è grande, quanto è raffinata l’esecuzione tecnica di questi tappeti. Il risultato è sorprendente ed entra con pieno merito in quell’universo misterioso e straordinario qual è il patrimonio artistico dell’Impero Celeste.
Textilia, diretta da Enzo e Roberto Danon, è stata la prima galleria in Italia a dedicarsi esclusivamente all’antichissima arte del tappeto e del tessile, inaugurando la sua attività il 6 dicembre 1995 con la grande mostra di tappeti tibetani.
La mostra resterà aperta fino al 31 luglio con i seguenti orari: lunedì ore 16-20; da martedì a sabato ore 10-13 e 16-20.



Corriere della Sera, May 12, 1998
Arte e dintorni

Alla galleria Textilia da giovedì saranno in mostra dieci tappeti che rappresentano una rara e preziosa testimonianza dell’arte tessile cinese del periodo della dinastia Qing (1644-1911). Provenienti dalle oasi di Kashgar, Yarkand, da Baotou e da Pechino questi piccoli capolavori di artigianato vennero commissionati dalle famiglie imperiali per ornare i palazzi della Città Proibita. Il drago, la fenice portatrice di pace e il fiore di loto sono i soggetti di queste opere.



Elle, July 1, 1998
Cina proibita

La galleria Textilia di Roma (tel. 06/3216540) dedica una mostra ai tappeti cinesi della Città Proibita. Tessuti per i palazzi della famiglia imperiale, sono dieci esemplari creati tra i secoli XVII e XIX, annodati soltanto con seta e filo metallico argentato e dorato. Autentiche rarità.



la Repubblica, May 13, 1998
Fili di seta dalla Cina in galleria

Ornamenti preziosi, testimonianza rara di un’arte tessile lontanissima anche nel tempo: è quel che documenta la piccola mostra “Cina, 1644-1911” con una collezione di tappeti di seta e metallo dalla Città Proibita, aperta (da domani sera alle 19,30) alla galleria Textilia di via Margutta 8.
I dieci pezzi sono arrivati dalle oasi di Kashgar, Yarkand, da Baotou e da Pechino portando una lunga storia, quella che raccontano le immagini che vi sono raffigurate, grazie all’intreccio dei fili di seta e di metallo argentato o dorato, voluto dalla dinastia Qing. C’è il drago simbolo dell’imperatore, la fenice portatrice di pace, il fiore di loto, l’oceano primordiale, la montagna sacra, gli otto simboli di buon augurio e gli otto oggetti preziosi si riferiscono tutti all’iconografia classica del taoismo, del confucianesimo, e del buddhismo. Per specificare il destinatario, alcuni esemplari sono contrassegnati da iscrizioni come “ ad uso imperiale per il padiglione dell’Armonia centrale” o anche come “ad uso imperiale per Wuying Dian, padiglione del Valore marziale”.
La Galleria Textilia, diretta da Enzo e Roberto Danon, la prima in Italia a dedicarsi all’arte del tappeto prosegue il proprio lavoro sull’arte tessile, inaugurato con un’esposizione sui tappeti africani. La mostra sui tappeti cinesi rimane aperta fino al 31 luglio.



Antiquariato, June 1, 1998

Roma. Dalla Cina provengono i rarissimi tappeti che in questo periodo espone la galleria Textilia. Il titolo dice già l’importanza dell’appuntamento: Tappeti di seta e metallo dalla Città Proibita. Alcuni esemplari sono contrassegnati con la scritta “Ad uso imperiale…” e con l’indicazione del padiglione al quale erano destinati. Raffinatissima l’esecuzione e rari i materiali (seta e filo metallico argentato o dorato) per questi capi destinati alle famiglie più potenti vissute a corte tra il1644 e il 1911.



Il Giornale dell’Arte, July 1, 1998
Mostreggiando in Italia

Dieci esemplari di tappeti cinesi commissionati appositamente dalle famiglie imperiali della dinastia Qing (1644-1911) per completare il programma di arredo di alcuni edifici e padiglioni della Città Proibita, sono in mostra nella galleria Textilia fino al 31 luglio. Il tappeto intitolato “Il guardiano del tempio”, tessuto tra il 1736 e il 1795, per esempio, reca un’iscrizione in cui si apprende la sua destinazione, il Padiglione dell’Armonia Centrale dove l’imperatore era uso riposare prima delle cerimonie ufficiali. Tutti i tappeti sono stati annodati unicamente con seta e filo metallico argentato o dorato, utilizzando motivi dell’iconografia classica del Taoismo, del Confucianesimo e del Buddismo.